[Guide]Come ottimizzare al meglio la batteria del proprio smartphone

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2017-02-10 08:05

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Edited by kArViX at 2017-02-10 14:31

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Calibrazione e dintorni: i segreti inconfessati delle vostre batterie

Procedura di calibrazione
Avete installato una ROM e la vostra batteria vi sembra durare di meno? Di punto in bianco il 20% di carica visualizzato sulla vostra barra di stato crolla a 0 ad una velocità da far invidia a un countdown missilistico?
Niente paura, il vostro telefono non è posseduto da nessun spirito maligno! Dovete semplicemente ricalibrare la batteria. Soprattutto aseguito del flash di una nuova ROM o di un aggiornamento particolarmente corposo, il sistema fa confusione con i dati della batteria della precedente installazione che vanno in conflitto con quelli della nuova e quindi, come detto, si richiede la ricalibrazione della batteria.

Ma cosa significa calibrare la batteria?
Il sistema Android integra un file chiamato BatteryStats che presiede alle statistiche di carica e, in pratica, effettua un monitoraggio dello stato di carica. Purtroppo capita che alcune volte questo file venga corrotto ed inizi a mostrare dati non reali, portando ad alterazioni della normale scarica. Correggere i valori di BatteryStats è dunque ciò che comunemente viene definita "calibrazione della batteria", portando così la situazione alla normalità.
Il processo può essere fatto attraverso app di calibrazione oppure in manuale seguendo una serie di azioni codificate. Sul Play Store potrete trovare varie app alla voce di ricerca "calibrazione batteria". Noi ve ne consigliamo una che oltre ad effettuare l'operazione di cui stiamo parlando, è un vero "coltellino svizzero" per Android. L'applicazione è RootEssentials e come si intuisce dal nome richiede il root. Per ciò che concerne la calibrazione della batteria, il funzionamento è elementare: basterà caricare lo smartphone al 100% e aperto il menù specifico cliccare su "calibrazione batteria".
Nel caso non si abbia il root, si può optare per la calibrazione manuale. In questo caso si proceda in questo modo: si faccia scaricare completamente il telefono (fatelo spegnere da solo), collegatelo all'alimentatore e fatelo caricare completamente. Una volta carico, lasciatelo ancora in carica due ore (sempre da spento), trascorse le 2 ore con telefono sempre collegato alla rete elettrica, accendete e lasciatelo acceso per 20/30 minuti (acceso il terminale non lo schermo, quello può essere impostato col normale blocco) e quindi spegnete. L'operazione andrebbe ripetuta per 3 ricariche (3 giorni consecutivi).
In realtà la calibrazione a volte non porta vantaggi, per cui se dopo due ricariche non vedete miglioramenti lasciate perdere la 3°. I valori temporali sono riferiti ad una ricarica "normale", in caso di carica rapida tenete conto che i valori vanno dimezzati. La calibrazione andrebbe fatta, oltre che all'insorgere di problemi, ogni 40/60 cicli di ricarica per mantenere i livelli ottimali di carica. A questo proposito, è bene ricordare che le batterie non andrebbero mai portate sotto al 10% di autonomia, con una forbice ottimale di ricarica che va dal 20 al 100%.

Gli alimentatori
Prima di darvi una lista di alimentatori vanno poste alcune premesse: primo, la suddetta lista non ha fini pubblicitari,ma è una selezione di marchi e apparecchi testati nell'uso e non su "carta"; secondo, i terminali Meizu usano un sistema di ricarica rapida di derivazione MediaTekche non è minimamente diffuso, per cui nessun alimentatore effettuerà la ricarica rapida su un Meizu a meno che non sia un originale marchiato. Altresì si ricordi che il sistema di ricarica Meizu prevede un chip integrato nel cavo, per cui con altri cavi la ricarica sarà a velocità standard.

Piccola parentesi sui cavi
Normalmente vengono consideratele caratteristiche dell'alimentatore per poi abbinargli un cavo trovato in uncassetto o comprato dal cinese al mercato rionale. Niente di più sbagliato fareun'accoppiata simile: è come avere un tubo ad alta capacità e abbinargli unrubinetto arrugginito che si sviti a metà; la portata sarà ridotta anche coltubo grande, stessa cosa la velocità di ricarica.

Usate sempre il cavetto dell'alimentatore originale o in alternativa cavetti di marche affermate

I prodotti da noi consigliati qui sotto non sono nient'altroche prodotti che abbiamo acquistato con i nostri soldi e testati sul campo. Non c'è nessuna pressione da parte dell'azienda che possa influenzare il nostrogiudizio finale.

10 Euro

10-20 Euro

20-30 Euro

> 30€

Cosa significa ricarica rapida?
La Quick Charge è il protocollo di ricarica rapida dei processori Qualcomm e ne esistono varie versioni, 1.0/2.0/3.0 e cariche rapide di altro tipo, come la Dash Charge di OnePlus (o Vooc Charge di OPPO) o la Pump Express 3.0 di Mediatek.
La Quick 1.0 è stata la prima quick introdotta, anche se non è una vera e propria carica rapida come le altre perché i tempi non si riducono sensibilmente, infatti su molti telefoni si passa da 1.5/1.8 a 2A con una tensione di 5V per un totale di 10W, quindi poca differenza;
La Quick 2.0 funziona sempre a 2A ma a 9V e non 5V come la precedente, questo significa 18W totali, quasi il doppio di potenza;
La Quick 3.0 spinge il limite a 12V con 1.5/2A in base al caricatore usato, quindi 24W totali, un terzo in più della 2.0;
La Dash (o VOOC) invece lavora a 5V ma 4A, un totale di 20W che la posiziona sotto di poco alla Quick 3.0;
La Pump Express 3.0 di Mediatek, va invece a sostituire il vecchio protocollo di ricarica rapida con la potenza massima raggiunta che si aggira attorno ai 34.8W, con punte di 5.8V e 6A, a fronte delle precedenti performance che giungevano fino a 24 W con punte di 12V e 2A (molto simile alla Quick Charge 3.0).

Qual è quindi la ricarica migliore?
Le ricariche migliori sono la Quick 1.0 e la Dash per il semplice fatto che la batteria lavora a una tensione tra 3.7 e 4.4v (minima e massima percentuale di carica) e lavorando entrambe a 5V, sono quelle che si avvicinano maggiormente a questo valore. Questo permette di caricare la batteria in maniera corretta e senza ricorrere a chip aggiuntivi o altro.
Usando una delle altre tecnologie, andiamo a sparare 9 o 12v su una batteria che di suo non li supporta e quindi bisognerebbe abbassare questa tensione a un valore più accettabile per la batteria. Il punto è che queste tipologie di ricariche veloci richiedono un maggior lavoro e quindi producono calore. Tale calore va a scaldare sia il telefono che la batteria e a lungo andare va ad inficiare le sue prestazioni, in quanto non viene caricata correttamente. Ciò causa una durata media della vita della batteria minore, diminuendo i cicli di carica per esempio da 1000 a 600.

Hanno senso quindi queste ricariche rapide?
Si perché se dobbiamo uscire e abbiamo il telefono scarico, pochi minuti ci permettono di caricare anche del 30-40% il telefono;
No perché se andiamo a dormire passano 5, 6 o 7 ore prima di riprendere il telefono in mano, quindi non avrebbe alcun senso ricaricare rapidamente.
MINI FAQ

Ho comprato un caricatore Quick Charge, ma sul mio telefono non va.
Il tuo telefono può darsi che non supporti la Quick Charge, il cavo non sia compatibile o ha una tecnologia proprietaria (Meizu ha dei chip nei propri cavi per permettere la carica rapida).

La ricarica è veloce fino al 60-70% e poi rallenta.
La ricarica rapida funziona fino al 60-70% per poi passare a un amperaggio più basso o un voltaggio più basso per evitare di stressare ulteriormente la batteria.

Guida a cura dello staff di Meizu Addicted Italia 6.0